Hai chiesto ad un network: “Di cosa ti occupi?”
Grande errore!
Come minimo, non credendo alle sue orecchie e pensando “Dai che questa la chiudo!”, ti sommergerà con un fiume di parole:
“Sono distributore indipendente dell’azienda internazionale Pincopallina , da più di 10 anni nel settore dell’integrazione di alto profilo.
L’azienda produce un integratore unico al mondo, realizzato con la radice di xxx.
Usiamo questo raro antitumorale che viene estratto sul pianeta Marte per via delle caratteristiche atmosferiche che ne inibiscono la fermentazione.
Successivamente viene confezionato sulla Luna in speciali blister fotonici, composti di fantamolecola birilla.
In questo modo si bloccano i processi d’invecchamento e si inibisce la arciproteina volante che causa malessere nel 72,639% della popolazione mondiale oltre i 60 anni e il 48,299 di quella sotto.
Inoltre, contiene l’ingrediente segreto, un brevetto proprietario unico al mondo e viene consegnato direttamente sulla tua porta dal magazzino lunare a mezzo shuttle”
Dì la verità, anche tu come me, almeno una volta ti sei esibito in questo tipo di scoraggiante discorso.
Hai proseguito nella spiegazione incurante degli occhi del tuo interlocutore che guardavano disperati oltre le tue spalle per cercare una qualsiasi misera scusa per scappare da te e dalla tua squallida offerta.
E quando finalmente è riuscito a sganciarsi da te, il poveretto non solo si è dato alla fuga più velocemente possibile, ma se per caso ti ha rivisto da qualche parte, ha cambiato strada, si è nascosto dietro un angolo, ha fatto finta di allacciarsi una scarpa per non dover incontrare il tuo sguardo, si è prodigato nell’aiutare un vecchietta ad attraversare la strada e non dover così incrociare la tua.
Hai fatto il classico errore del Networker che in realtà sono due:
- Hai inondato la persona con un fiume di parole non richieste
- Hai parlato di quello che interessava e piaceva a te senza pensare a ciò che poteva interessare o piacere a lui.
In più lui non ha capito niente di niente e ancora non sa di cosa ti occupi.
Cos’ha ottenuto comunicando in questo modo?
NIENTE!
CONTATTO BRUCIATO!
Ti puoi permettere di fumarti tutti i contatti diretti per una tua cattiva comunicazione?
E se invece di fare il depliant parlante e sbolognargli una sterile promozione di azienda e prodotto tu ti fossi concentrato/a sui benefici che tu puoi offrire alle persone come il tuo interlocutore?
Se invece di parlare di quello che interessa e piace a te tu avessi puntato sul creare in lui curiosità e interesse?
Esatto, probabilmente avresti avuto maggiori chances di ottenere di più da quell’incontro.
Se lo incuriosisci senza che senta pressione, è probabile che voglia saperne di più, che ti dia l’opportunità di incontrarlo ancora e magari comprerà il tuo prodotto o aderirà al business.
Ho pagine e pagine di script per contattare e interessare le persone senza far nascere in loro la sensazione: “Ma questo sta cercando di vendermi qualcosa?”.
Ma qui ci concentriamo su un semplice concetto.
=> Ecco cosa faccio io per le persone come te <=
Un minuto di discorso, NON di più! 40 secondi sono ancora meglio.
Primo: se non ti viene richiesto più che esplicitamente di entrare nel dettaglio, vietato parlare delle caratteristiche del prodotto e dell’azienda.
Secondo: concentrati sui suoi bisogni.
Quali sono? Beh, prima di arrivare alla sua domanda: “Di cosa ti occupi”, tu gli avrai già chiesto cosa fa per vivere. Saprai se è una madre lavoratrice, un lavoratore autonomo, una persona in cerca di una occupazione o altro.
Possibilmente avrai raccolto altre informazioni.
Saprai qual è il suo livello di soddisfazione riguardo alla sua condizione economica o se aspira a guadagnare un extra mensile o addirittura a cambiare completamente attività.
Saprai se litiga col peso, se viaggia spesso da un capo all’altro della terra o vorrebbe non vedere le prime rughe che gli solcano il viso.
Quindi, una volta compresi o intuiti i suoi bisogni, lancia l’amo:
“Aiuto chi lavora come dipendente a guadagnare un extra mensile”
“Aiuto le mamme lavoratrici ad ottenere indipendenza economica lavorando da casa e non perdere così le fasi più belle della crescita dei loro figli”
“Aiuto i piccoli imprenditori che sentono molto il peso della crisi a crearsi importanti entrate extra in modo che non debbano più preoccuparsi se il fatturato aziendale è calato”
“Aiuto gli sportivi ad ottenere la massima resa ed energia durante i loro allenamenti”
“Aiuto chi si sente affaticato durante i cambi di stagione a ritrovare l’equilibrio fisico”
“Aiuto le persone in sovrappeso a ritrovare la linea in modo che possano godersi la vita senza ansie e privazioni”
“Aiuto le persone che cominciano a vedere qualche ruga sul viso a ritrovare un ovale più definito e disteso”
“Aiuto chi viaggia molto ad evitare il Jet Lag”
“Aiuto le famiglie a crearsi un piccola rendita extra grazie alla quale possono concedersi una vacanza o una nuova auto”
“Aiuto le persone a crearsi un capitale per la vecchiaia grazie al quale non dovranno preoccuparsi di gravare sui loro figli una volta anziani”
“Aiuto i giovani universitari a crearsi una entrata extra grazie alla quale non devono più chiedere soldi ai genitori e possono concedersi qualche sfizio in più”
“Aiuto le famiglie a risparmiare sulle bollette di luce e gas così che d’inverno non siano preoccupate dalla bolletta e possano avere la casa più calda e confortevole”
Ti sei focalizzato/a su di lui, hai visto?
Se tu gli prospetti i benefici, i risultati, i miglioramenti che potrà sperimentare o i sentimenti che potrà provare, è molto probabile che vorrà saperne di più.
Anche se gli prospetti i disagi che potrà evitare sarà interessato a ciò che gli offri perché la leva dell’allontanarsi da un qualcosa che lo disturba o gli crea problemi è anch’essa molto potente.
Se evidenzi il suo PERCHÉ vuole qualcosa o vuole allontanarsi da qualcosa, disfarsi di qualcosa e ti ci concentri, farai nascere in lui emozioni e sentimenti positivi che lo predisporranno favorevolmente.
Il PERCHÉ smuove le montagne ed entusiasma le persone, le fa agire.
Pigia sempre il tasto PERCHÉ. Nessuno compra il tuo prodotto perché è migliore.
Non lo comprano perché è estratto su Marte e consegnato con lo Shuttle.
Tutti vorrebbero qualcosa che soddisfa ciò di cui hanno assolutamente bisogno o che li libera da un fastidio che vorrebbero evitare.
E ora che io ho fatto outing rispetto alle mie prime, tristi esperienze, raccontami qui sotto nei commenti di quella volta che anche tu hai seppellito il tuo candidato sotto ad un fiume di inutili parole.
Alla prossima!
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