ANTITRUST, leggo talvolta sul sito di qualche totale incompetente l’espressione: “È un network marketing multato dall’antitrust perché è una truffa piramidale”.
Come ho scritto altrove, per l’Italia è ritenuto un ottimo risultato guadagnare 10K al mese nel network marketing.
All’estero, soprattutto negli Stati Uniti, con 10k di assegno al mese, sei solo all’inizio… e 5k li guadagna un principiante!
In pratica, 10k non sono l’obiettivo di guadagno mensile di un networker americano ma solo una base da cui partire.
Ma l’Italia è diventata il paese dove il network marketing è maggiormente penalizzato anche dalla normativa.
Sì, lo so che stai pensando che in Italia non è solo il network marketing ad esserne penalizzato, ed hai pienamente ragione!
In passato, alcune segnalazioni all’antitrust di qualche invidioso, di concorrenti scorretti, di falliti che non hanno avuto successo o sono permeati da una ideologia contraria al network marketing hanno creato problemi.
Incredibile, tra l’altro, vedere che ancora oggi in Italia si parla di truffa quando ci si riferisce al concetto di network marketing.
L’azienda si è ritrovata sotto inchiesta e il suo operato vagliato sulla base di una normativa già superata ed inadatta quando è stata approvata.
Una normativa che nonostante i sistemi di network marketing, quelli di distribuzione e i prodotti si siano evoluti e modificati, non viene rivista, aggiornata e modificata da 15 anni.
Questa carenza normativa offre al nostro “simpatico” Stato la possibilità di penalizzare a suo piacimento un network marketing che sembri essere remunerativo.
Quasi ogni azienda importante (e talvolta meno importante) in Italia, estranea al network marketing, presto o tardi riceve una o più sanzioni.
La sanzione è lo strumento attraverso il quale si riprendere un comportamento aziendale ritenuto inadeguato e si porta l’azienda a rivederlo e correggerlo.
Un’azienda multata dall’antritrust, generalmente non vede arrivare questa multa come un fulmine a ciel sereno.
Essa è al corrente dell’indagine in corso e le viene chiesto di produrre una documentazione riguardo al comportamento che si pensa possa non essere adeguato.
Dopo di che, si instaura un dialogo tra gli interlocutori aziendali e l’antitrust.
Se quest’ultimo, a indagine conclusa ritenesse che l’azienda abbia per un qualsiasi motivo violato le norme, questa viene multata.
Nel contempo l’antitrust invita a modificare ciò che non va bene, se esistono i presupposti per tale cambiamento, altrimenti la sospende e qui possiamo parlare di NETWORK ILLEGALE.
A questo punto comincia un nuovo scambio di informazioni tra le due parti che porterà all’introduzione di nuovi comportamenti aziendali in armonia con quanto richiesto dall’antitrust.
Perché tutto questo parlare di antitrust?
Per spiegare che:
- un’azienda che ha ricevuto una semplice sanzione dall’antitrust non è una azienda illegale e neppure una truffa.
Essa è solo una azienda a cui è stato chiesto di correggere qualcosa.
Per contro, se l’azienda azienda viene multata e poi anche sospesa, è corretto dire che è stata riconosciuta “illegale”. Ma non sempre per i network marketing sospesi si può parlare di Truffa Piramidale! Tra le multe recenti dell’antitrust: 23 Milioni a Poste italiane, 3 all’ACI, 4 Milioni a Lastminute, eDreams, Volagratis e altri tre portali.
Ma anche: 60 Milioni a Unilever-Gelati Algida, 10 Milioni a Telecom e Vodafone… oddio, il mio gestore preferito è una truffa! 😉 - ho visto l’antitrust italiano multare aziende di network marketing con piani compensi fortemente remunerativi e mai aziende con piani compensi penalizzanti.
- In seguito, tali aziende hanno visto le loro reti sciogliersi come neve al sole a causa delle penalizzazioni del piano compensi volute dall’antitrust.
- gli investigatori (di solito GdF) non capiscono pressoché niente della materia network marketing.
Potrei paragonare questo aspetto al dover sostenere un esame di fisica valutati da un professore di musica dove siete voi a dovergli spiegare la materia affinché lui posso provare a comprendere di cosa state parlando e in seguito valutarvi.
Che tipo di giudizio competente potrà mai formulare?.
Sulla questione antitrust e tutti i punti sopra esposti, soprattutto l’ultimo, ho esperienza diretta, maturata quando con eravamo Master Distributor** di Vemma Europe.
Ai tempi, diversi ex collaboratori segnalarono l’azienda e questo portò ad una indagine Antitrust per cui io (come altri collaboratori) dovetti incontrarmi con la GdF. All’azienda venne commisurata una multa di basso importo, e l’intervento portò a modifiche del piano compensi e questo segnò il suo declino in Italia.
I team lavoravano più di prima ma guadagnavano niente rispetto ai loro colleghi europei, questo fatto fu causa di forte demotivazione e abbandono da parte di molti collaboratori.
Ora sai molto di più di antitrust e aziende multate per cui la prossima volta che un qualche individuo in malafede ti dirà che la tua azienda di network marketing è uno schema Ponzi perché è stata multata dall’antitrust, saprai cosa rispondergli!
… anzi, ti suggerisco di indagare su di lui:
Potresti scoprire, come è successo a me, che dietro a figure del genere ci sono alcuni individui di dubbia morale che vogliono mantenere il predominio su un determinato mercato
Questi ignobili individui si dedicano a calunnia e diffamazione dei competitor, ovviamente anonima, perché la diffamazione aggravata a mezzo internet è un reato penale punito severamente e queste persone lo sanno.
Ci vediamo presto e se questo articolo ti è piaciuto, clicca sotto e condividi.
Nota: **MASTER DISTRIBUTOR: distributori che hanno aperto il mercato italiano per l’azienda e che per questo stipulano un contratto particolare ed hanno con lei un rapporto privilegiato.